Eventi

Le tradizioni popolari, i concerti, fare festa insomma...

Eventi selvatici

Eventi e Feste delle antiche tradizioni popolari come la Festa di San Giovanni, il capodanno celtico Shamain, i solstizi e gli equinozi, la celebrazione dell'ultimo dell'anno, e inoltre concerti di musica "selvatica", le feste nel castagneto,le favole di notte nel bosco... Ci piace far festa assieme a voi!!

Prossime feste , eventi e poi le schede di "Una pianta al giorno"

Festa di San Giovanni

domenica 23 giugno 2024

Celebriamo la notte più corta dell’anno, quando le erbe sprigionano una speciale energia: raccolta delle erbe di San Giovanni, acqua profumata, spettacoli, concerti...

Mostra sui funghi e le erbe

domenica 22 ottobre 2023

Assieme all'ASsociazione micologica AVIS di Bologna, domenica 22 ottbre dalle 10 alle 18, saremo in piazza del Nettuno 3 a Bologna in occasione della mostra dedicata ai funghi e alle erbe. Esporremo le erbe di questo periodo, e saremo a disposizione per chiarimenti e aiuti sul loro riconosciemento, classificazione ed eventuali proprietà e curiosità.

Mitologia e simboli delle piante officinali con Erika Maderna

domenica 25 giugno 2023

Un pomeriggio al giardino mentre la famosa scrittrice Erika Maderna ci racconterà Miti e Simboli delle nostre piante officinali. Ispirati dalle piante stesse presenti in giardino e in questi giorni al culmine della loro bellezza , sarà una gioia seguire Erika nel suo racconto di Miti antichi legati alle erbe e scoprirne i significati simbolici,che svelano le proprietà delle piante stesse e che mostrano quanto le piante siano state protagoniste nei tempi antichi.

INSEGNAMENTI BUDDISTI

sabato 17 giugno 2023

COS'E' LA FELICITA'? E' importante essere consapevoli della propria condizione, coltivando pensieri e azioni altruistici. Scoprire l'essenza della felicità ci permette di supertare gli ostacoli che la vita presenta. Shantideva disse che "la più grande infelicità è cercare solo la propria felicità e la più grande felicità è desiderare la felicità degli altri"

Come meditare per rimuovere i tre veleni mentali (ignoranza , avversione e attaccamento) per raggiugere la pace mentale.

domenica 18 dicembre 2022

Il venerabile Maestrro Lama Tibetano Ghesce Whanchuk ci guiderà verso un primo approccio a questa tecnica ancestrale alternando momenti teorici ad altri pratici. I benefici psico fisici di una mente pacificata sono infiniti e finalmente anche riconosciuti dall'attuale scienza occidentale.

Ritiro dedicato a Tara con il Ven. Ghesce Wangchuk e la delegazione dcei Monaci del Monastero di Ganden (India)

da lunedì 22 agosto 2022 a domenica 28 agosto 2022

Con immensa gioia , gratitudine ed emozione, accogliamo il ven. Gheshe Wangchouk e la delegazione dei Monaci del Monastero di Ganden (India). Durante la settimana i Monaci faranno il Mandala dedicato a Tara e sarà possiboler stare con loro a pregare, meditare, celebrare Puja...

Le erbe di San Giovanni: facciamo il nocino e l'olio di iperico

domenica 27 giugno 2021

Accogliamo la speciale energia del Solstizio nelle acque, nella terra e nelle piante. Raccolta delle erbe di San Giovanni e preparazione del Nocino e delll'Olio di Iperico.

Il Trifoglio dei prati

martedì 12 maggio 2020

Si, oggi parlo proprio del trifoglio (Trifoliyum pratense) il così detto trifoglio rosso, un compagno della vita di noi tutti, presente nei parchi e giardini, nei campi, nei prati e in questi giorni così allegro grazie ai suoi ponpon rosa che sporgono sul mantello verde dei prati creando un piacevole abbinamento d colori.

Pimpinella

lunedì 04 maggio 2020

Bè, insomma, per quanto mi riguarda ormai si è capito che ho un debole per la Pimpinella, già il nome è simpatico vero? Ha un ché di allegro e di spensierato che ritrovi tutto nella piantina, tanto che un tempo si diceva che scacciasse la malinconia. A inizio primavera la troviamo con una rosetta di foglie basale formata da tante piccole foglioline verde glauco a forma di ventaglini. E ti assicuro che già così, solo con le foglioline basali, la piantina è davvero carina: non da troppo nell’occhio, un po' timida e riservata si lascia però sfuggire un po' la sua parte vanitosa con tutte quelle piccole foglioline profumate di noce che formano dei piccoli cespi aperti alla vita. Quando poi si allungano i fusti che terminano con le infiorescenze è impossibile non fermarsi ad osservarla: in cima ad ogni stelo stanno delle piccole sfere piumose color rosso e giallo a formare delle bacchette magiche che, muovendosi alla minima brezza, lasciano oscillare tante dorate piccole strie che emanano in volo nell’aria minuscoli frammenti di stelle.

La rosa selvatica

venerdì 01 maggio 2020

La Rosa canina, è la rosa selvatica, quella che trovi nelle siepi, o a colonizzare ex coltivi e campi abbandonati, specie in posizioni assolate e collinari, come primo insediamento verso la progressiva ripresa del bosco. Il suo fiore è semplice e perfetto: 5 petali disposti attorno alla corona centrale di stami gialli. Con quel suo semplice fiore a stella pare umile, modesta, ma l’emblema della bellezza. Sembra impossibile che le opulente rose da giardino, sfarzose, sensuali, colorate, profumate, persino a volte un po' esagerate derivino da lei.

Rubus fruticosus

giovedì 30 aprile 2020

Il nome Rubus risale addirittura a Virgilio,(Georgiche III, 31) da ruber = rosso, riferendosi al colore dei suoi frutti. Il Rovo è famoso proprio per i suoi generosi frutti, meno invece come rimedio fitoterapico, impiegato invece sin dai tempi antichi. Ne parla Galeno citando le proprietà astringenti delle foglie, dei germogli e dei frutti immaturi. I Romani usavano masticarne le foglie e la corteccia per curare le emorragie gengivali

L'erba vetriola

mercoledì 29 aprile 2020

Il suo nome indica chiaramente l’ambiente in cui la puoi facilmente trovare, cioè i muri, meglio quelli esposti a nord e comunque ombrosi, meglio ancora se un pochino umidi; ama anche in terreni azotati, magari vicino a stalle e case di campagna, e sempre in posizioni ombrose. Plinio stesso notò che la pianta prediligeva crescere sui muri e le diede un nome che ricordasse appunto le pareti….tanto più che con essa curò un e sanò le ferite di uno schiavo caduto da un muro. Dioscoride descrisse le sue straordinarie facoltà vulnerarie e astringenti.

Malva sylvestris

martedì 28 aprile 2020

Pianta perenne ha fusti robusti e molto ramificati, legnosi alla base, appartiene alla famiglia delle Malvacee, una grande famiglia a cui appartengono circa 100 generi, tra cui il cotone e l’ibisco. Strisciante oppure eretta può raggiungere i 60 cm di altezza o anche di più. La radice è fittonante e carnosa. Le foglie del primo anno sono a rosetta basale portate da un lungo picciolo e con lamina sono alterne e pentalobate. All’ascella delle foglie del fusto si inseriscono i fiori, solitari o in piccoli gruppi di 6 al massimo. Portati da un lungo peduncolo hanno la corolla formata da 5 petali bilobati, color malva appunto, cioè rosa violacei impreziositi da striature più scure. Al centro del fiore (una delle caratteristiche della famiglia) spiccano i numerosi stami saldati per i filamenti a formare una tipica struttura a tubo che avvolge lo stilo.

Sisymbrium officinale

lunedì 27 aprile 2020

Conosci l’erba dei cantanti?? In tanti la conoscono come rimedio, ricercato ancora oggi dai cantanti, ma in pochi sanno poi riconoscerla in campo. E dire che è una pianta abbastanza comune, nei campi, nei prati, ai margini dei sentieri, nei parchi pubblici…il fatto è che spesso è come se non desse nell’occhio, non si nota proprio, quasi nascondendosi tra erbe e cespugli. Sarà per il suo aspetto così’ ramificato, in un certo senso esile ma al tempo stesso robusto, forse perché ha fiori molto piccoli (una corolla di pochi millimetri), che non si notano , o forse perché spesso cresce sparso un po' qua e un po' là così da divenire quasi trasparente, mimetizzato nel verde dei prati e campi.

Il Sambuco

domenica 26 aprile 2020

Le testimonianze dell’impiego del sambuco risalgono ad epoche remote e tante sono usanze legate alle sue proprietà. Già nel neolitico le bacche venivano impiegate nell’alimentazione. Sappiamo che i Celti lo associavano alla Dea Madre e lo chiamavano Nostra Signora perche’ presso i sambuchi abitava la Signora delle Fate, amante dei ruscelli e dei laghi con acque pulite e dai capelli biondi.

La Robinia

venerdì 24 aprile 2020

La Robinia è un albero con grosse spine disposte a coppie lungo i giovani fusti e i rami; la corteccia è grigio-bruna, rugosa , spesso in superficie solcata in rilievo da corde longitudinali e intrecciate tra loro; le foglie sono alterne, imparipennate composte da 6-7 coppie di foglioline brevemente picciolate e ovali, a margine intero; i fiori hanno la corolla tipica delle Fabacee, cioè papillionacea (come quella dei piselli, delle fave, del trifoglio…), bianca o raramente rosa; i frutti sono legumi (altra caratteristica della famiglia) a maturità bruno rossastri, che rimangono durante l’inverno , contenenti 3-10 semi reniformi, molto duri e color bruno scuro. E’ una pianta robusta, tenace, che se tagliata ributta producendo vigorosi ricacci che crescono rapidamente.

La Borragine

giovedì 23 aprile 2020

Quando è in fiore è difficile non restare incantati a osservare la bellezza delle sue piccole stelline blu e di quelle rosate , a cinque petali uniti alla base della corolla e impreziositi dalle 5 antere violette; se poi l’osservazione è controluce la pianta assume ancora più fascino grazie alla peluria ispida che forma attorno alla pianta quasi fosse un’aurea luminosa. Basta anche solo guardarla per sentirsi meglio, come un po' sollevati! Il nome Borago pare derivi dal latino, da corago da “cor”= cuore e “ago” = agisco, per la sua capacità di sostenere il cuore scacciando la malinconia e la tristezza, mentre secondo l’origine etimologica celtica borrach (coraggio) ricorda il suo uso per infondere coraggio a coloro che partivano per le Crociate in Terra Santa. Come al solito il nome specifico “officinalis“ indica il suo tradizionale e consolidato impiego come pianta curativa

La Romice o Lapazio

mercoledì 22 aprile 2020

E’ una pianta perenne che in questo periodo la pianta inizia a produrre le prime foglie basali, portate da un lungo picciolo e dalla lamina ampia, oblungo lanceolata (come ricordato dal nome del genere Rumex, che deriva dal latino e significa Lancia) e ondulata e crespa lungo il margine (come ricorda il nome specifico); alla base il picciolo si allunga in una guaina membranosa che avvolge il fusto (è una caratteristica della famiglia delle Polygonacee e si chiama ocrea; la famiglia delle Poligonacee che comprende 50 generi, tra cui il Rabarbaro e il Grano saraceno). Verso maggio iniziano ad innalzarsi i fusti fioriferi, eretti e alti fino a 1 metro: questi hanno foglie più piccole, alterne, ovali e appuntite; i fusti terminano con un infiorescenza a pannocchia con qualche fogliolina, formata da piccoli fiori verde rossastri a impollinazione anemofila (cioè ad opera dell’aria) che in estate divengono tanti frutti cuoriformi, ripiegati verso il basso: da secchi assumono una caratteristica colorazione tra il ruggine e l’ocra.

L'Orniello o Frassino da manna

martedì 21 aprile 2020

L’Orniello o Frassino da manna è un componente comune dei nostri boschi collinari e montani, specie nelle posizioni assolate, talvolta in punti aridi e a sud, spesso assieme alla Roverella e al Carpino nero. Lo riconosci dalla corteccia grigia, liscia e opaca, dalle gemme grosse e grigiastre , dalle foglie imparipennate e, dai minutissimi fiori bianchi portati in fasci e su peduncoli estremamente flessibili e infine dai frutti, delle samare ovali allungate e alate all’apice (per poter volare una volta mature e secche, alla minima brezza planando verso nuovi confini).

La Salvia del prati

lunedì 20 aprile 2020

Hanno iniziato a fiorire tutte assieme, come se si fossero passate voce ma silenziosamente, un po' come quando i vari strumenti di un orchestra iniziano a suonare simultaneamente a un cenno del direttore d’orchestra. Ed ecco le spighe di fiori a bocca di un blù intenso quasi indaco aprirsi lungo i sentieri assolati, ai margini dei campi e ai bordi delle strade e in certi campi assolati e prati aridi e asciutti, dove forma magnifiche macchie blù che spiccano tra il verde predominante delle graminacee.

Thymus serpillum

domenica 19 aprile 2020

Il nome generico (Thymus) deriva dal greco antico e significa forza e coraggio ad indicare l’effetto del semplice annusare il suo aroma, tanto che pare che i soldati romani facessero bagni in acqua e timo per essere infusi di forza e coraggio prima dei combattimenti, Abbiamo traccia del suo impiego a scopo medicinale fin dai tempi antichi e nelle tradizioniali medicine dell’antico Egitto (dove veniva usato per creare balsami profumati), Cinese e Ayurvedica

La fragolina di bosco

sabato 18 aprile 2020

La fragola appartiene alla Famiglia delle Rosacee (che prende il nome dal genere Rosa), una famiglia molto vasta che annovera 91 generi e 5000 specie tra alberi, arbusti e erbe: ad essa appartengono la maggior parte degli alberi da frutto come ciliegio, albicocco, pesco, cotogno, mandorlo, melo…. Il carattere comune a tutta la famiglia sono i fiori formati da 5 petali a forma di stella e con il ricettacolo che a seconda del genere assume forme diverse; in Fragaria è convesso , a coppa e sui bordi si inseriscono i sepali. In genere gli stami sono di numero “infinito” cioè molto numerosi

La Bardana

venerdì 17 aprile 2020

Il nome Arctium, (dal greco Orso) si riferisce alla villosità della pianta. Il nome specifico pare derivare dal greco Labein che significa attaccarsi, a ricordare la caratteristica del frutto di aderire ai vestiti e al pelo di animali. Sembra che proprio osservando questa efficace capacità adesiva dei frutti sia stato ispirato l’inventore del velcro.

La Girardina o Sambuchella

giovedì 16 aprile 2020

Appartiene alla famiglia delle Apiacee o Ombrellifere, grande famiglia di erbe caratterizzate dall’infiorescenza ad ombrella e dalle foglie divise e segmentate come ad esempio quelle del prezzemolo. A questa famiglia appartengono anche la Carota, l’Anice, il Sedano…ma anche piante velenose come la Cicuta; per questo è una famiglia in cui devi prestare attenzione ed essere sicuro nell’identificazione della pianta, per non correre rischi di incappare invece in una specie tossica.

Galium aparine

mercoledì 15 aprile 2020

Il nome specifico deriva dal greco Aparein e significa “attaccarsi”, per la capacità della pianta ad attaccarsi grazie ai peli uncinati di cui è rivestita. E’ un erba che piace sempre molto ai bambini, perché si attacca facilmente a ogni indumento, formando collane, cinture, spille, coroncine……come riportato dal nome comune di attacaveste. In inglese è chiamato Our Lady’s Bedstraw (la paglia del letto della nostra Signora), a indicare che è proprio con questa erba che la Madonna fece il giaciglio per accogliere Gesù. Ma il suo uso antico è ricordato da Dioscoride, che lo cita come rimedio per le ghiandole gonfie sul collo e per il male alle orecchie, oltre che per i morsi di serpenti velenosi. Culpeper la attribuisce alla segnatura planetaria di Venere, perché agisce sui reni e sul collo. Aparine è un erba priva di sostanze tossiche e delicata e gentile, ma con un grande potere curativo.

Lamium purpureum

martedì 14 aprile 2020

La medicina popolare ha fatto ampio uso delle piante del genere Lamium nel corso dei secoli. Gli usi più comuni sono descritti nei paesi del bacino del Mediterraneo (Europa e Nord Africa) e nell'Asia occidentale. Germogli, foglie e fiori sono anche ampiamente usati in cucina per la preparazione di varie ricette della tradizione locale in molti paesi del bacino del Mediterraneo. L’erba , dalla consistenza delicata e tenera, può essere raccolta e mangiata sia cruda in insalata, usata anche per guarnire grazie al colore delle sue cime; puoi eliminare la sua parte amara facendola sbollentare per un attimo in acqua, prima di cuocerla in frittate, torte salate, erbazzoni, ripieni di tortelloni, risotti…in questo modo diventa davvero piacevole

La Fumaria (Fumaria officinalis)

lunedì 13 aprile 2020

Usata fin dall’antichità e in molte parti del mondo, tanto da essere spesso considerata come la pianta che aiuta a diventare “centenari”. Nelle tradizioni antiche, secondo la Medicina Tradizionale Mediterranea è Calda e Secca, acre e amara e come tale tonifica le viscere, compatta i tessuti e ripulisce il sangue ed è febbrifuga. Dioscoride ne parla per la sua azione sulla secrezione biliare, oltre che come rimedio tonico e depurativo. Galeno dice che è una pianta capace di eliminare gli umori tossici, di rinforzare il fegato e confortare lo stomaco. Mesuè, medico arabo del VIII sec. e il Mattioli, annoverano la fumaria tra le medicine solutive benedette. Nel Medioevo era impiegata sotto forma di succo della pianta fresca per trattare eczemi e problemi dermatologici, oltre come lassativo e diuretico.

Il Luppolo

domenica 12 aprile 2020

IL luppolo è famoso anche per i suoi frutti, i coni femminili dall’aroma intenso famosi perché usati per aromatizzare la birra, dandole un gusto amarognolo, aromatico (grazie agli oli essenziali in essi contenuti) e stabilizzandola (a seconda della varietà coltivata cambia l’aroma che caratterizza le diverse birre). L’origine del suo uso come aromatizzante e stabilizzante della birra pare sia dovuto a un Monastearo di Monaci trappisti, in Germania, nel 750 d.C..

Il Lillà

sabato 11 aprile 2020

Studi scientifici hanno dimostrato che gli estratti di piante di Syringa contengono ben 140 metaboliti secondari: principalmente glucosidi iridoidi, lignani e feniletanoidi, acidi organici e oli essenziali che conferiscono attività antitumorale, antiipertensiva, antiossidante e antinfiammatoria, ma anche antifungina e antielmintica; inoltre ulteriori studi accademici dimostrano un effetto epatoprotettivo e colagogo. La pianta è tradizionalmente impiegata nella medicina tradizionale cinese, dove è presente con 22 specie diverse.

la Lunaria

venerdì 10 aprile 2020

E’ un erba bella in tutte le stagioni; ora, a primavera ormai inoltrata, si fa notare grazie ai suoi fusti svettanti portanti a ogni ramificazione ghirlande di fiori rosa fucsia; e in autunno la ritroviamo forse ancora più bella, quando i frutti maturi e secchi chiamano lo sguardo perché simili alla luna.

La piantaggine

giovedì 09 aprile 2020

Un’erba davvero umile, perché per crescere bene vive laddove può essere calpestata, o meglio, è competitiva rispetto ad altre erbe dei prati proprio perché resiste al calpestio. Infatti la trovi nei prati sfalciati, nei prati calpestati del parco giochi, lungo i sentieri, nelle aie delle case di campagna (soprattutto la Plantago lanceolata) e nei talvolta nei prati deli giardini scolastici, nei giardinetti condominiali, la vedi sporgere dalle crepe lungo il marciapiede o ai bordi delle strade (specie la Plantago major), o ancora nei pascoli e nelle radure del bosco (in genere è la Plantago media).

L’Alliaria

mercoledì 08 aprile 2020

Gli inglesi la chiamano Garlic Mustard (Senape all’aglio) indicandone chiaramente gli aspetti che la caratterizzano cioè una senape che fa odore di aglio. Pianta perenne o bienne, appartiene alla famiglia delle Brassicacee o Crucifere (e quindi, come già scritto in occasione della Senape e della Borsa di pastore, ha i fiori formati da 4 petali disposti a croce e i frutti sono delle silique, simili a legumi ma con un setto centrale a cui aderiscono i semi). E’ un’erba molto comune nelle siepi, lungo i sentieri, ai margini dei boschi di latifoglie, nei parchi; predilige posizioni ombrose e terreni dove ancora si nota la decomposizione delle foglie cadute in autunno

La calendula

martedì 07 aprile 2020

Quando penso alla calendula mi viene in mente la delicata carezza di una mamma che fa passare con dolcezza e amore la “bua” al proprio amato bimbo. Un conforto, un sorriso, un sollievo, un delicato abbraccio che ristora le ferite della pelle ma anche certe ferite interiori.

l'Ortica

lunedì 06 aprile 2020

Quando germogli freschi di ortica spuntano rigogliosi dal terreno, annunciano che ormai la primavera è alle porte!. ed è quasi impossibile resistere alla tentazione di raccoglierne subito le cime, così tenere e ricche, per impiegarle in appetitosi e salutari piatti che ci accompagnano durante questo passaggio stagionale. E ,come in una sfida che si perpetua di anno in anno, mi accingo a raccoglierla a mani nude sapendo che il prurito che genera, previene e cura dolori artritici e reumatici

La vitalba

domenica 05 aprile 2020

Ti è mai capitato di andare nel bosco e di scoprire che dai rami di alcuni alberi alti pendono delle vere e proprie liane, che apparentemente non hanno nulla da invidiare alle liane di Tarzan? A volte i fusti sono talmente grossi e legnosi che, se non fosse per il doveroso dubbio sulla tenuta del ramo da cui pendono, ti viene proprio voglia di prendere la rincorsa e lanciarti attaccato come una scimmia per una meravigliosa altalena di ramo in ramo! Si tratta dei fusti della vitalba, che se lasciati crescere per anni divengono grossi quasi quanto quello di certi alberi.

Il Biancospino

sabato 04 aprile 2020

I fiori e le foglie del biancospino sono impiegati tradizionalmente in fitoterapia, raccolti al momento dell’antesi, cioè appena aperti, perché maturano molto velocemente e dopo pochi giorni alla minima scossa perdono i petali.

Stellaria media

venerdì 03 aprile 2020

Sono sicura che quest’erba la conoscete tutti, ma proprio tutti! Chi tiene dietro a un orto la conosce perché alla fine dell’inverno forma densi tappeti che coprono la superficie del terreno; chi lascia vasi in terrazzo la trova in primavera a ricopre la superficie del terreno rimasto dentro al vaso; chi sta in città la calpesta spesso in cortile, infilata tra gli interstizi del lastricato o nel giardino dei palazzi, o la vede crescere nelle crepe tra muri e marciapiedi, fra le tegole o dove si sia depositato un piccolo strato di sfaticcio di fogliame decomposto e poca terra.

L'Edera terrestre

giovedì 02 aprile 2020

Usata per infusi e tisane, le giovani foglie sono ottime messe nell'insalata per aromatizzarla. Santa Ildegarda, la badessa benedettina vissuta nel XII secolo, la consigliava contro numerose malattie polmonari. Uno dei suoi usi più antichi in Gran Bretagna era di usarne la polvere per aromatizzare, conservare e chiarificare la birra, prima dell’uso del luppolo. In passato era annunciata con un tipico grido di richiamo dai venditori ambulanti delle strade di Londra.

Attualmente la pianta è dimenticata e, nonostante le sue ricche proprietà medicinali, è poco impiegata in fitoterapia, tuttavia ha interessanti proprietà

La melissa

mercoledì 01 aprile 2020

Tutte le volte che annuso la melissa o che mi capita di farla annusare a chi mi è vicino, la reazione è sempre la stessa: un grande inspiro col sorriso sulle labbra e gli occhi quasi socchiusi, seguito da un profondo espiro accompagnato da un’inevitabile “aaaaah!” che indica “ora sì”, “ora sto meglio”, “che meraviglia!”, e in quell’espiro si lasciano andare le tensioni, le preoccupazioni, i pesanti fardelli che spesso ci affliggono, le ansie…ed ecco che in questa semplice atto si cambia energia, si cambia stato d’animo

La borsa di pastore

martedì 31 marzo 2020

Il nome “Capsella”, che viene dal latino capsa, "cassetta” , e “bursa pastoris” si riferisce alla somiglianza delle silique con la bisaccia dei pastori contenente il sale pastorizio da dare alle bestie. (entrambi i nomi sono stati dati nel 1792 dal botanico tedesco Friedrich Kasimir Medicus).

Il rosolaccio

lunedì 30 marzo 2020

Ormai capita sempre meno di vedere i biondi campi di grano cosparsi dalle macchie rosse dei papaveri, che tradizionalmente condividono l’habitat come specie commensiali, assieme al fiordaliso (anch’esso divenuto ormai sempre più raro). A causa dei pesticidi di cui sempre più spesso sono irrorati i campi di cereali, ci perdiamo un vero tripudio di colori, come sapientemente riportato in tante opere di Monet.

La Senape selvatica

domenica 29 marzo 2020

La senape selvatica è in grado di resuscitare anche dopo tanti anni, perché i suoi semi mantengono la capacità germinativa fino a 50 anni e inoltre ogni pianta produce fino a 2000 semi! Un ‘infestante antichissima che sembra aver origine nel bacino del Mediterraneo, e fin dall’antichità presente come avventizia dei campi di grano, come ricorda il suo nome, di origine greca che significa “dei campi arati”.

L'umile pratolina

sabato 28 marzo 2020

Chi non hai mai sfogliato petalo dopo petalo i fiori della pratolina alzi la mano?? Credo che sia una delle esperienze più comuni che fin da piccini ci hanno messo in relazione con il mondo delle piante selvatiche. Un vero e proprio oracolo da consultare nei momenti di inquietudine amorosa, quando non sappiamo se dichiarare o no il nostro amore all’amato! E nel caso poi la risposta sia negativa ecco che subito un altro oracolo si offre a noi per una verifica!

Gli Strigoli

venerdì 27 marzo 2020

Il nome Silene ricorda Sileno, compagno di Bacco, dal ventre rigonfio proprio come il calice degli Strigoli.

Aspraggine, Lattuga amara o Erba lattaiola

giovedì 26 marzo 2020

Ho imparato a impiegare questa pianta grazie a una anziana signora delle parti di Monzuno, che raccoglieva principalmente questo radicchio. Nella, così si chiamava questa signora, era depositaria della sapienza antica, tramandata un tempo di generazione in generazione, da donna a donna, per via orale…

Lo Striccapugni

mercoledì 25 marzo 2020

Viene spesso confusa con il tarassaco a cui assomiglia anche per proprietà e sapore. In Emilia è tra i radicchi più ricercati ed è chiamato Striccapugni, ad indicare la caratteristica della rosetta basale di foglie, che una volta tagliata alla base di “stricca a pugno”, cioè si curva al contrario, cioè verso la radice, chiudendosi appunto come un pugno.

Grespino o Cicerbita selvatica

martedì 24 marzo 2020

L’uso di quest’erba in cucina è molto diffuso, come testimoniato dai tanti nomi con cui viene volgarmente nominata (Cardillo, Cicerbita, Grespino, Grespigno, Frasbda…). Ricercata principalmente nel periodo invernale e di inizio primavera, quando spesso ha le foglie che virano verso il violetto, la si raccoglie tagliando col coltello alla base della rosetta, per permettere così che ricacci e per poterla raccogliere più volte. La radice è fittonante e profonda; citata da Plinio il vecchio come pianta tonica, l’ingrediente speciale che ha dato a Teseo la forza per affrontare e uccidere il Minotauro

L'olmo

lunedì 23 marzo 2020

A noi le samare interessano proprio ora, perché sono davvero buone da mangiare: così, appena raccolte, senza neanche bisogno di lavarle, tanto sono in alto, attaccate ai rami, dove non c’è rischio che si sporchino di terra o polvere. Se ne raccolgono facilmente grandi manciate, e non solo forniscono una valida alternativa selvatica alla merenda, ma sono molto apprezzate in cucina. Dal sapore che ricorda vagamente la noce, sono buone in insalate, da sole o con oltre erbe di campo…oppure possono essere cotte in frittate, erbazzoni, misticanze. Un tempo erano un frutto molto apprezzato oltre per il sapore anche per la capacità di saziare come il pane, tanto che venivano chiamate Pan del maggiolino, Mangiapane e Risparmiapane.

Il Tarassaco

domenica 22 marzo 2020

Questo è il periodo in cui si raccolgono nei campi le rosette basali del tarassaco, ancora tenere e ricche di boccioli; si tagliano alla base con il coltello, e in questo modo si favorisce la crescita sempre di nuove tenere foglie. Quando la raccolgo cerco di prendere anche un po' di radice, perché così arricchisco il contenuto dei principi con l’inulina, uno zucchero semplice che aiuta a riequilibrare il microbiota e che abbassa la glicemia. E forse non è un caso che il tarassaco si offra a noi proprio in questo periodo di inizio primavera, quando l’organismo esce dalla stasi invernale perché aiuta l’energia a circolare con vigore, stimola il ricambio cellulare, favorisce l’eliminazione delle tossine disintossicando, rende la pelle luminosa e ne combatte le impurità,e raffredda le infiammazioni grazie alla sua qualità fredda

Il salice

sabato 21 marzo 2020

L’uso della corteccia di salice è antichissimo. Già Ippocrate nel 400 A.C. consigliava di masticarla per ridurre febbre e infiammazioni. Dioscoride nel primo secolo D.C. , e in seguito Dalechamp, Matthioli, Paracelso e altri suggeriscono il suo uso come emostatico, antipiretico, antielmintico, antinfiammatorio, per abbassare la febbre, come analgesico e antireumatico.

Il pioppo

sabato 21 marzo 2020

Un altro albero presente al fiume, ma anche lungo canali e aree umide. In pianura è spesso visibile come unico albero svettante, tra campi coltivati e strade, la sua varietà: il Pioppo cipressino, che si riconosce per l’assomiglianza appunto a un cipresso, grazie ai suoi rami appressati e al suo slancio verso l’alto.

La viola odorata

sabato 21 marzo 2020

Possiamo usare le violette in tanti modi: metterle in insalata e mangiarne foglie e fiori, candire i fiori, fare un elisir alcolico alla violetta solo con i fiori, farne uno sciroppo, un oleolito profumato, essiccare foglie e fiori e usarle in tisane.

La primula

sabato 21 marzo 2020

I boschi in questi giorni sono coperti da veri e propri cuscini di primule, macchie gialle che colorano il sottobosco di latifoglie ancora cupo, come se a un pittore fossero scappate pennellate gialle su uno sfondo marrone. Fioriscono, come ricorda il nome, all’inizio della primavera.

Fai un regalo selvaticamente utile e divertente

mercoledì 01 gennaio 2020

Regala esperienza e conoscenza, donando un buono per partecipare a uno dei nostri tanti eventi e corsi.

L'essenza dell'albero e la mia essenza

sabato 17 novembre 2018

Bagno di bosco al Parco Talon di Casalecchio di Reno (Bo), quando gli alberi mostrano la loro vera essenza.Solo durante l'inverno possiamo vedere la bellezza di un fusto arboreo, i disegni incisi in un vecchio tronco, la sinuosità elegante dei rami, la danza dei rami che formano le chiome richiamandoci la precisa e bella geometria dei frattali..e così, nell'osservare in connessione la bellezza un tempo celata e ora rivelata, ci si accorge che lo stesso processo è in atto anche in noi, se stiamo vivendo in sintonia con la danza delle stagioni.

Medicina Forestale

sabato 06 ottobre 2018

Passeggiata consapevole nel bellissimo bosco del Parco Talon per connettersi con lla curativa energia vitale della natura.

FITOPERATORE DEL BENESSERE

lunedì 30 novembre -1

Obiettivi del corso per diventare Fitoperatore del benessere®

Il corso si propone di trattare i vari campi salutistici legati alle piante, per nutrire il corpo, la mente e lo spirito partendo dal contatto e dalla relazione con il mondo vegetale, per recuperare armonia, serenità, salute e benessere. Ritrovando uno stile di vita fondato sulla connessione con la Natura e Madre Terra, attraverso una serie di conoscenze che spaziano dalla botanica al foraging, dall’aromaterapia al forest bathing, dalle preparazioni domestiche a base di erbe alla cosmesi botanica, dalla semina e coltivazione di piante da orto e balcone alla raccolta e conseguente manipolazione e trasformazione delle piante, si attiva voglia di vivere, entusiasmo, positività e di conseguenza benessere in tutti i campi dell’esistenza.

A chi si rivolge

Il corso si rivolge a chi voglia conoscere i vari modi per mantenere la salute con le piante.
È aperto a tutti e costituisce inoltre una valida integrazione per chi si occupa di naturopatia, educazione ambientale, salute naturale ed erboristeria. Consente di acquisire le conoscenze base tanto a chi si avvicini per la prima volta al mondo delle piante quanto chi voglia acquisire un metodo per mantenere un sano benessere attraverso l’universo verde. Amplia il servizio offerto a chi già insegna a scuole di diverso ordine e grado, agli operatori di fattorie didattiche ed agriturismi, alle guide ambientali e naturalistiche, a chi conduce trekking ed escursioni, a chi si occupa di ristorazione salutistica e anche a chi operi in SPA e centri per il benessere naturale , terme e luoghi turistici siti in ambienti naturali.

"Per noi tutti è una grande emozione e un’intima soddisfazione accompagnare le persone che ne fanno richiesta verso una visione a tuttotondo sul meraviglioso e generoso mondo delle piante per scoprire il ruolo centrale che le piante hanno nella nostra vita e conoscerne i doni ed il valore curativo che ne deriva.

Molte delle persone che hanno concluso il percorso già lavorano tenendo iniziative, corsi, eventi dedicati ai diversi argomenti studiati , collaborano con scuole, spa o aziende agricole e fattorie didattiche o ancora rifugi di montagna oppure integrano le conoscenze acquisite nel loro lavoro e nelle loro passioni."

E’ in corso la realizzazione di un Albo con i nominativi delle persone qualificate, utile anche in caso di richieste lavorative in tema, con il marchio del Fitoperatore del benessere®

Cosa puoi fare

Compito del Fitoperatore del benessere® è quindi di informare e trasmettere i vari percorsi, semplici e facilmente attuabili, per mantenersi in salute. Il Fitoperatore del benessere è in grado di programmare uno stile di vita connesso ai ritmi della natura e a contatto con il mondo verde. Lo scopo è di creare proposte e momenti che prevedano vari aspetti benefici della connessione con il mondo verde, a partire dallo stile di vita che include passeggiate e tempo in natura, la cura delle piante ortive o di balcone e appartamento secondo i metodi naturali, il riconoscimento e uso delle piante in cucina per una scelta alimentare piena di energia e vitalità, la raccolta ed uso di piante utili per preparare infusi, tisane, decotti, sciroppi, elisir e varie semplici preparazioni erboristiche e cosmetiche, la connessione con le piante attraverso sessioni di forest bathing, la distillazione ed uso degli oli essenziali, e non ultimo i giochi e le attività sensoriali e ludiche da svolgere in natura che coinvolgano grandi e piccini.

Risulta quindi evidente che la pratica del Fitoperatore del benessere non sconfina mai nell’ambito di competenza delle professioni sanitarie e altre figure di cura, ma che si tratta di una consulenza in ambito educativo, culturale e sociale per promuovere ad ogni livello uno stato di benessere, armonia e salute.

Organizzazione del corso

Il corso consta di 280 ore suddivise in 3 parti (online e in presenza) per essere facilmente accessibile e agevolare gli studenti a seguire l’intero programma.

Il corso si svolge su piattaforma di Formazione A Distanza (FAD), appositamente creata per poter seguire al meglio lo studente e certificare le ore effettive dedicate al corso in vista del diploma DBN-DOS. All'interno della piattaforma lo studente trova video e dispense, ovvero tutto il materiale di studio, organizzato in modo propedeutico, per poter affrontare le varie tematiche secondo un percorso apposito che permetta di volta in volta di avere le basi per affrontare i temi seguenti.

Tra un argomento e il successivo ci sono test di verifica che permettono allo studente di valutare il proprio livello di preparazione.

Grazie alla piattaforma lo studente è seguito e monitorato, per poter certificare la sua effettiva presenza e studio, al fine di poter ottenere il diploma certificato di "Fitoperatore del Benessere®"

1 - Una parte di video online che può essere vista e rivista durante tutto il corso dell’anno seguendo la propria disponibilità di tempo e con i propri ritmi

Online vengono trattati gli argomenti necessari per affrontare al meglio i workshop. Le videolezioni sono accompagnate da slides e dimostrazione della parte pratica delle lavorazioni.

Nella parte online sono trattati i principi basilari e costituitivi dei principali argomenti e temi del corso: dal giardinaggio terapeutico alla botanica, alle basi dell’erboristeria alla fitoterapia energetica, dalle monografie delle principali piante utili ai metodi di una cucina vitale e sana, dalla fisiologia e neurobiologia vegetale alle fondamenta della classificazione botanica, etc

Grazie alla piattaforma LO STUDENTE POTRA' SEGUIRE LE VIDEOLEZIONI NEI TEMPI A LUI CONGENIALI E A SECONDA DELLA PROPRIA DISPONIBILITA' DI TEMPO

Totale: 80 ore

2 - Una parte in autoapprendimento, costituita da dispense preparate appositamente dall’insegnante della materia corrispondente. Le dispense approfondiscono i temi trattati nelle videolezioni, amplificando e completando gli argomenti.

Totale: 120 ore

3 - Una parte in presenza presso la Scuola di Botanica ed Erboristeria Selvatica “Il Giardino di Pimpinella”.

Riguarda le parti pratiche, che necessitano del contatto e connessione con il mondo verde, per far propri i concetti basilari e pregnanti del programma. La conoscenza dei temi trattati infatti richiede il contatto con le piante, l’osservazione dell’ambiente di crescita, l’osservazione sensoriale per scoprire che le piante si esprimono attraverso il colore, la struttura, la loro geometria e ritmo morfologico, l’aroma, la consistenza…aspetti che un libro o una conferenza non riuscirebbero mai a trasmettere. Lo stesso vale per la parte dedicata alle trasformazioni, sia culinarie che erboristiche, che sono svolte ed effettuate in sede. E la parte dedicata all’orto e giardino-terapia non potrebbe essere ben sviluppata senza una presenza in campo dove sperimentare e lavorare la terra. Per non parlare delle varie attività di connessione con le piante e il bosco, sia legate al forest bathing che alla sfera riguardante i giochi e le esperienze di conoscenza sensoriale del mondo verde.

Un altro aspetto della parte in presenza è quello di stare insieme, studenti e insegnanti, per conoscersi, confrontarsi e creare un gruppo unito dagli stessi ideali e passioni. E’ infatti importante stimolare un senso di appartenenza tra i partecipanti, per poter creare rete e interazione sia durante il percorso formativo che una volta ottenuto il diploma.

La parte pratica si svolgerà in un’unica settimana (la prima di luglio) oppure in 4 weekend distribuiti nel corso dell’anno e comprende i principali argomenti (meglio specificati nei singoli temi descritti in seguito):

Orto e giardino-terapia

• Botanica: classificazione, riconoscimento e allestimento dell’erbario

• Riconoscimento delle erbe medicinali

• Osservazione sensoriale di piante ed erbe

• Raccolta, cernita ed essiccamento delle erbe

• Preparazioni pratiche di trasformazione delle erbe raccolte

• Distillazione e uso degli oli essenziali per miscele e preparati per la casa e il corpo

• Riconoscimento e raccolta delle erbe mangerecce (foraging)

• Cucina naturale con erbe e fiori

• La parte dedicata ai giochi e attività educative con le piante

• Connessione con l'anima delle piante e immersione forestale

  • Fitocounselor

TOTALE ore: 80

Al termine del corso la Scuola di Botanica e di Erboristeria Selvatica Il Giardino di Pimpinella rilascia il Diploma di Fitoperatore del benessere®

Chi lo desidera potrà richiedere anche il diploma certificato di Fitoperatore del Benessere®, con iscrizione Disciplina DBN-DOS (affiliazione al Sindacato SINAPE Area Operatore Bionaturale DBN-DOS.)

Il corso è tenuto da diversi docenti qualificati della Scuola di Botanica ed Erboristeria Selvatica “Il Giardino di Pimpinella”

PROSSIMA EDIZIONE 2024 - inizio 10 gennaio 2024

con possibilità di iscriversi alla stessa edizione fino al 1 marzo 2024

Fitoperatore del Benessere®

FITOPERATORE DEL BENESSERE

lunedì 30 novembre -1

Obiettivi del corso per diventare Fitoperatore del benessere®

Il corso si propone di trattare i vari campi salutistici legati alle piante, per nutrire il corpo, la mente e lo spirito partendo dal contatto e dalla relazione con il mondo vegetale, per recuperare armonia, serenità, salute e benessere. Ritrovando uno stile di vita fondato sulla connessione con la Natura e Madre Terra, attraverso una serie di conoscenze che spaziano dalla botanica al foraging, dall’aromaterapia al forest bathing, dalle preparazioni domestiche a base di erbe alla cosmesi botanica, dalla semina e coltivazione di piante da orto e balcone alla raccolta e conseguente manipolazione e trasformazione delle piante, si attiva voglia di vivere, entusiasmo, positività e di conseguenza benessere in tutti i campi dell’esistenza.

A chi si rivolge

Il corso si rivolge a chi voglia conoscere i vari modi per mantenere la salute con le piante.
È aperto a tutti e costituisce inoltre una valida integrazione per chi si occupa di naturopatia, educazione ambientale, salute naturale ed erboristeria. Consente di acquisire le conoscenze base tanto a chi si avvicini per la prima volta al mondo delle piante quanto chi voglia acquisire un metodo per mantenere un sano benessere attraverso l’universo verde. Amplia il servizio offerto a chi già insegna a scuole di diverso ordine e grado, agli operatori di fattorie didattiche ed agriturismi, alle guide ambientali e naturalistiche, a chi conduce trekking ed escursioni, a chi si occupa di ristorazione salutistica e anche a chi operi in SPA e centri per il benessere naturale , terme e luoghi turistici siti in ambienti naturali.

"Per noi tutti è una grande emozione e un’intima soddisfazione accompagnare le persone che ne fanno richiesta verso una visione a tuttotondo sul meraviglioso e generoso mondo delle piante per scoprire il ruolo centrale che le piante hanno nella nostra vita e conoscerne i doni ed il valore curativo che ne deriva.

Molte delle persone che hanno concluso il percorso già lavorano tenendo iniziative, corsi, eventi dedicati ai diversi argomenti studiati , collaborano con scuole, spa o aziende agricole e fattorie didattiche o ancora rifugi di montagna oppure integrano le conoscenze acquisite nel loro lavoro e nelle loro passioni."

E’ in corso la realizzazione di un Albo con i nominativi delle persone qualificate, utile anche in caso di richieste lavorative in tema, con il marchio del Fitoperatore del benessere®

Cosa puoi fare

Compito del Fitoperatore del benessere® è quindi di informare e trasmettere i vari percorsi, semplici e facilmente attuabili, per mantenersi in salute. Il Fitoperatore del benessere è in grado di programmare uno stile di vita connesso ai ritmi della natura e a contatto con il mondo verde. Lo scopo è di creare proposte e momenti che prevedano vari aspetti benefici della connessione con il mondo verde, a partire dallo stile di vita che include passeggiate e tempo in natura, la cura delle piante ortive o di balcone e appartamento secondo i metodi naturali, il riconoscimento e uso delle piante in cucina per una scelta alimentare piena di energia e vitalità, la raccolta ed uso di piante utili per preparare infusi, tisane, decotti, sciroppi, elisir e varie semplici preparazioni erboristiche e cosmetiche, la connessione con le piante attraverso sessioni di forest bathing, la distillazione ed uso degli oli essenziali, e non ultimo i giochi e le attività sensoriali e ludiche da svolgere in natura che coinvolgano grandi e piccini.

Risulta quindi evidente che la pratica del Fitoperatore del benessere non sconfina mai nell’ambito di competenza delle professioni sanitarie e altre figure di cura, ma che si tratta di una consulenza in ambito educativo, culturale e sociale per promuovere ad ogni livello uno stato di benessere, armonia e salute.

Organizzazione del corso

Il corso consta di 280 ore suddivise in 3 parti (online e in presenza) per essere facilmente accessibile e agevolare gli studenti a seguire l’intero programma.

Il corso si svolge su piattaforma di Formazione A Distanza (FAD), appositamente creata per poter seguire al meglio lo studente e certificare le ore effettive dedicate al corso in vista del diploma DBN-DOS. All'interno della piattaforma lo studente trova video e dispense, ovvero tutto il materiale di studio, organizzato in modo propedeutico, per poter affrontare le varie tematiche secondo un percorso apposito che permetta di volta in volta di avere le basi per affrontare i temi seguenti.

Tra un argomento e il successivo ci sono test di verifica che permettono allo studente di valutare il proprio livello di preparazione.

Grazie alla piattaforma lo studente è seguito e monitorato, per poter certificare la sua effettiva presenza e studio, al fine di poter ottenere il diploma certificato di "Fitoperatore del Benessere®"

1 - Una parte di video online che può essere vista e rivista durante tutto il corso dell’anno seguendo la propria disponibilità di tempo e con i propri ritmi

Online vengono trattati gli argomenti necessari per affrontare al meglio i workshop. Le videolezioni sono accompagnate da slides e dimostrazione della parte pratica delle lavorazioni.

Nella parte online sono trattati i principi basilari e costituitivi dei principali argomenti e temi del corso: dal giardinaggio terapeutico alla botanica, alle basi dell’erboristeria alla fitoterapia energetica, dalle monografie delle principali piante utili ai metodi di una cucina vitale e sana, dalla fisiologia e neurobiologia vegetale alle fondamenta della classificazione botanica, etc

Grazie alla piattaforma LO STUDENTE POTRA' SEGUIRE LE VIDEOLEZIONI NEI TEMPI A LUI CONGENIALI E A SECONDA DELLA PROPRIA DISPONIBILITA' DI TEMPO

Totale: 80 ore

2 - Una parte in autoapprendimento, costituita da dispense preparate appositamente dall’insegnante della materia corrispondente. Le dispense approfondiscono i temi trattati nelle videolezioni, amplificando e completando gli argomenti.

Totale: 120 ore

3 - Una parte in presenza presso la Scuola di Botanica ed Erboristeria Selvatica “Il Giardino di Pimpinella”.

Riguarda le parti pratiche, che necessitano del contatto e connessione con il mondo verde, per far propri i concetti basilari e pregnanti del programma. La conoscenza dei temi trattati infatti richiede il contatto con le piante, l’osservazione dell’ambiente di crescita, l’osservazione sensoriale per scoprire che le piante si esprimono attraverso il colore, la struttura, la loro geometria e ritmo morfologico, l’aroma, la consistenza…aspetti che un libro o una conferenza non riuscirebbero mai a trasmettere. Lo stesso vale per la parte dedicata alle trasformazioni, sia culinarie che erboristiche, che sono svolte ed effettuate in sede. E la parte dedicata all’orto e giardino-terapia non potrebbe essere ben sviluppata senza una presenza in campo dove sperimentare e lavorare la terra. Per non parlare delle varie attività di connessione con le piante e il bosco, sia legate al forest bathing che alla sfera riguardante i giochi e le esperienze di conoscenza sensoriale del mondo verde.

Un altro aspetto della parte in presenza è quello di stare insieme, studenti e insegnanti, per conoscersi, confrontarsi e creare un gruppo unito dagli stessi ideali e passioni. E’ infatti importante stimolare un senso di appartenenza tra i partecipanti, per poter creare rete e interazione sia durante il percorso formativo che una volta ottenuto il diploma.

La parte pratica si svolgerà in un’unica settimana (la prima di luglio) oppure in 4 weekend distribuiti nel corso dell’anno e comprende i principali argomenti (meglio specificati nei singoli temi descritti in seguito):

Orto e giardino-terapia

• Botanica: classificazione, riconoscimento e allestimento dell’erbario

• Riconoscimento delle erbe medicinali

• Osservazione sensoriale di piante ed erbe

• Raccolta, cernita ed essiccamento delle erbe

• Preparazioni pratiche di trasformazione delle erbe raccolte

• Distillazione e uso degli oli essenziali per miscele e preparati per la casa e il corpo

• Riconoscimento e raccolta delle erbe mangerecce (foraging)

• Cucina naturale con erbe e fiori

• La parte dedicata ai giochi e attività educative con le piante

• Connessione con l'anima delle piante e immersione forestale

  • Fitocounselor

TOTALE ore: 80

Al termine del corso la Scuola di Botanica e di Erboristeria Selvatica Il Giardino di Pimpinella rilascia il Diploma di Fitoperatore del benessere®

Chi lo desidera potrà richiedere anche il diploma certificato di Fitoperatore del Benessere®, con iscrizione Disciplina DBN-DOS (affiliazione al Sindacato SINAPE Area Operatore Bionaturale DBN-DOS.)

Il corso è tenuto da diversi docenti qualificati della Scuola di Botanica ed Erboristeria Selvatica “Il Giardino di Pimpinella”

PROSSIMA EDIZIONE 2024 - inizio 10 gennaio 2024

con possibilità di iscriversi alla stessa edizione fino al 1 marzo 2024

Fitoperatore del Benessere®

FITOPERATORE DEL BENESSERE- I TEMI TRATTATI

lunedì 30 novembre -1

Programma del corso

1. DAL SEME ALLA RACCOLTA - La cura dell’orto e delle piante come terapia psicologica e salutistica

Si inizia appunto dal seme e dalla nascita delle piantine, in analogia al far germogliare il progetto e lo svolgimento di questo corso per preparare un buon raccolto di conoscenza e pratica.

Questa parte è dedicata alla coltivazione delle nostre amiche piante seguendo i ritmi e le regole che vigono in Natura, secondo la semplicità del buon senso e della cura, ponendo attenzione alla pianta come essere fondamentale per la nostra Vita e come tale sempre degna di gratitudine e rispetto. Il tema trattato sensibilizza chi vuole intraprendere il percorso del coltivare, sia come hobby che come grande cambiamento di vita; verranno trattati i benefici che la cura del verde apporta tanto da essere parte di specifici programmi terapeutici che contribuiscono al recupero del benessere psicofisico. E così attraverso l’esperienza pratica si scoprono i diversi risvolti del coltivare, non solo come gesto di sostentamento ma importante strumento per riappropriarsi del nostro vitale rapporto con Madre Terra, occasione per radicarsi e per coltivar pazienza, ovvero aspettare con fiducia il domani e lo spuntar di nuovi germogli, fiori e frutti. Si sperimenteranno varie pratiche, mettendo le mani nella terra, propagando le piante, seminando, facendo macerati, pacciamature, scoprendo come rigenerare il terreno per mantenerne la fertilità, ma soprattutto entrando in sintonia con loro, fonte di Vita e di Bellezza.

Sono molti gli studi che attestano il valore terapeutico delle pratiche di orticoltura e giardinaggio, impiegate con successo in ospedali e centri di riabilitazione, case di cura e centri per la cura di disturbi psicologico-mentali di vario genere. Seminare e piantare, oltre a stimolare il contatto benefico con la terra e le piante, genera un’attesa stimolante verso il futuro. Si acquisisce inoltre un nuovo modo di vedere e sentire, che fa sorgere senso di meraviglia nei confronti della Bellezza, capace di manifestarsi attraverso l’osservazione della crescita, del fiorire e fruttificare delle piante curate.

BOTANICA FISIOLOGIA E NEUROBIOLOGIA VEGETALE

Affacciamoci nel mondo verde per comprendere come sono fatte le piante e che la loro bellezza non è casuale ma corrisponde al migliori risultati evolutivi, fisiologici e funzionali. Non solo: le piante sono i più antichi Alchimisti del nostro Pianeta perché loro solo hanno la capacità di trasformare Luce in nutrimento zuccherino!

Qui trattiamo della fisiologia delle piante, per comprenderne la vita: dalla fotosintesi clorofilliana al trasporto dei liquidi, dallo sviluppo e crescita alla forma e funzione di fiori e frutti. L’obiettivo è comprendere le strategie vegetali per crescere e propagarsi, scoprendo che le piante hanno una propria intelligenza e sensibilità, capacità di reagire a stimoli e di comunicare tra loro, in un aiuto reciproco e in una rete di interconnessioni radicali simile al nostro sistema nervoso.

Scopriremo come vivono le piante e le entusiasmanti strategie da loro messe in atto che permettono loro di vivere a lungo rendendo la loro apparente immobilità non un limite ma un grande vantaggio per straordinarie soluzioni vitali vincenti. Scopriremo che le piante si muovono e che comunicano tra loro.

Impareremo anche a interpretare le forme, le strutture, le modalità vegetative come le risposte raffinate ed efficaci per crescere, vegetare e propagarsi nel loro ambiente naturale. Scopriremo il significato dell’adattamento e della selezione naturale come soluzioni alle variabili ambientali che permettono loro di essere la miglior forma vivente possibile nel tipico ambiente di crescita. Comprenderemo così che dall’osservazione della morfologia delle piante possiamo intuirne le esigenze ecologiche.

E ancora tratteremo di: ruolo delle piante nel mondo e nella nostra vita; cenni di anatomia e fisiologia verde; i segreti dell’impollinazione e della riproduzione. Dalla brezza che trasporta il polline ai coleotteri un po’ maldestri fino alle leggiadre farfalle e alle orchidee dei prati che si travestono e profumano da insetti... e poi i colori, le forme, i profumi, gli ormoni... tutto per raggiungere un solo unico scopo: propagare la specie!

La cultura italiana, di stampo prettamente umanistico, ha da sempre sottostimato se non addirittura ignorato, le scienze naturali e la botanica, sottovalutando il fatto che la Vita sul nostro Pianeta dipende dalle piante: nonostante viviamo grazie alle piante, ci troviamo spesso assolutamente ignoranti in merito alle loro modalità di vita e al loro riconoscimento e le trattiamo spesso alla stregua di oggetti inanimati e ‘inutili’.

Ci auguriamo che col tempo questa lacuna possa essere colmata, anche attraverso questo corso che sensibilizzerà ogni partecipante, i futuri Fito operatori del benessere, a una maggiore diffusione di una “cultura (del) verde” quantomai necessaria.

BOTANICA : LA CLASSIFICAZIONE E L’IDENTIFICAZIONE

Riconoscere le piante è un passaggio importante per il fito operatore del benessere®. Impareremo a capire, anche con l'osservazione dal vivo, i caratteri che ci permettono di classificarle e identificarle, per stupirci infine di come quell' indistinto sfondo verde che ci circonda è via via popolato di singoli individui vegetali, facilmente identificabili. Dal piacere del riconoscimento delle singole specie si giunge alla comprensione dell’enorme ricchezza di specie vegetali.

Nello specifico verranno trattati: le caratteristiche fondamentali da osservare per inquadrare le piante; le principali famiglie botaniche; comprendere il significato delle terminologie descrittive della morfologia delle piante, partendo dalle radici, fusto, fino alle foglie, fiori e frutto; cosa osservare nei fiori per classificarli e la terminologia botanica specifica.

Impiegheremo una dispensa con chiave dicotomica semplificata per la classificazione e il riconoscimento.

In presenza faremo pratica di erborizzazione con riconoscimento botanico e inquadramento sistematico.

I campioni raccolti saranno impiegati per l’allestimento di un erbario.

4 I PRINCIPI DELLA FITOTERAPIA: DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI

In quest’epoca di grandi scoperte scientifiche si tende spesso a sottovalutare le conoscenze antiche, trattandole con un tono di sufficienza e superiorità. L’uso delle erbe può invece costituire un ponte tra antichi saperi e conoscenze contemporanee. Infatti capita spesso di chiederci come i nostri antenati vissuti migliaia di anni fa potessero conoscere le proprietà e gli usi delle piante medicinali, pur non avendo alcuna idea delle formule chimiche e dei meccanismi di azione dei principi attivi. L’argomento è molto affascinante e ci proietta verso un tipo di approccio completamente diverso da quello scientifico attualmente in uso: infatti un tempo la conoscenza era principalmente analogica e osservando l’aspetto esterno di una pianta, l’ambiente di crescita, le caratteristiche energetiche, e soprattutto entrando in questo modo in sintonia e connessione con la pianta stessa, i nostri progenitori sapevano perfettamente come impiegare le varie erbe curative. Per liberare il vero potere di una pianta medicinale infatti è necessario entrare in comunione con essa. Solo così la pianta diviene uno strumento di comunione con tutta la natura e, per questo, diviene sacra. Lo spirito degli antichi popoli che usavano sapientemente le piante era dovuto non a una scienza sperimentale ma a una forma di unione, mentre la sperimentazione scientifica necessita di distanza, di separazione tra osservato e osservatore, necessita di misurazione, di interpretazione; la comunione che si attua con la percezione diretta permette una piena rivelazione del potenziale materiale e spirituale. Per poter raccogliere e impiegare le erbe è importante essere sensibili all’essenza delle piante, imparare ad ascoltare la voce delle piante e considerarle nostre maestre

Il nostro approccio unisce la scienza sperimentale con una conoscenza intuitiva e analogica, perché siamo conviti che in questi anni i tempi siano maturi per unire sentire e ragione, emisfero cerebrale destro e sinistro, Energia e Materia…che come ci dice la fisica, sono la stessa cosa!

5. LA FITOTERAPIA ENERGETICA CON RIFERIMENTO ALLE NOSTRE TRADIZIONI

Scopriamo qui le nostre antiche tradizioni mediche, che impiegavano le erbe sulla base dei loro principi costitutivi, principalmente energetici. Facciamo risalire la tradizione medica mediterranea ai tempi di Ippocrate e in essa sono evidenti aspetti comuni con la Medicina Tradizionale Cinese e con quella Indiana, l’Ayurveda.Qui sono trattati i fondamenti e le basi della Medicina Tradizionale Mediterranea, un sistema di cura basato sui 4 elementi e i 4 temperamenti. Grazie a questo antico sistema di conoscenza dei farmaci (come erano chiamate le officinali) ogni pianta è classificata secondo le sue qualità energetiche (caldo, freddo, secco e umido) così da comprenderne le virtù e dedurne di conseguenza gli effetti ed i benefici. Allo stesso modo, secondo la nostra antica tradizione terapeutica, è possibile inquadrare anche gli individui: uno sguardo attento ai tratti fisiognomici rivelerà i 4 temperamenti di riferimento (bilioso, sanguigno, melanconico e flemmatico). E così possibile attraverso gli squilibri, riassumibili in 'eccesso' o 'difetto' delle 4 qualità, rendere semplice la scelta della pianta da impiegare, effettuata su basi energetiche.

6. PRINCIPI ATTIVI E IL FITOCOMPLESSO

Siamo ora pronti ad una visione scientifica, per verificare come la scienza confermi quanto gli antichi già conoscevano dettagliatamente, pur senza conoscere la formula chimica delle sostanze contenute nelle piante.

Scopriremo cosa sono i principi attivi, dove si trovano, cosa servono alla pianta e gli effetti che hanno su di noi. Impareremo a valutare la modalità d’uso e il loro impiego sulla base dei principi attivi. Ne scopriremo dosi e interazioni.

Impareremo ad estrarli, ma soprattutto scopriremo il loro effetto sinergico nel formare il fitocomplesso, un’unità in cui il tutto è maggiore della somma dei singoli componenti.

Capiremo quindi il significato della celebre frase di Paracelso secondo cui:

«Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso.
Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto

7. LE PRINCIPALI ERBE OFFICINALI UTILI PER MANTENERSI IN SALUTE

In questa parte si trattano le principali piante utili e facilmente reperibili sia in natura, che in giardino e infine in erboristeria.

Le piante sono trattate per monografie, perché a differenza dei farmaci di sintesi che agiscono per un solo principio attivo, nelle piante esiste il fitocomplesso, un’unione sinergica tra diverse sostanze presenti nella pianta e che fa si che la stessa pianta possa essere impiegata per diversi scopi e che abbia un’ efficacia armoniosa.

Ci accostiamo alle piante quindi sia con un approccio scientifico che parta dalla conoscenza dei principali principi attivi presenti, sia analogico che cioè scopra attraverso l'analisi dell'aroma, del sapore, l'osservazione della forma, dei colori e dell'ambiente di crescita, le proprietà della pianta stessa. Comprenderemo così perchè a volte lo studio della fitoterapia sembri così difficile, ma che in realtà, una volta accostatici alle piante in questo modo, diventi semplice e intuitivo. Raggiungeremo infine la capacità di essere autonomi nell'uso delle piante medicinali per mantenere la salute in noi e nei nostri cari.

8. LA RACCOLTA DELLE ERBE UTILI E LE PRINCIPALI PREPARAZIONI CON LE ERBE

Tratteremo i fondamentali delle pratiche erboristiche e dei metodi estrattivi.... ma anche dei concetti che stanno alla base di questo sistema curativo antico quanto l'uomo. Grande attenzione sarà data al come effettuare la raccolta secondo i precetti antichi e le tecniche moderne: come e quando raccogliere le piante utili (tempo balsamico); il potere dell'intento, come trattarle per mondarle ed essiccarle; come conservarle; come trasformarle per mantenere intatto il tenore dei principi attivi e l’energia curativa della pianta.

Le analizzeremo mediante osservazione sensoriale e analogica per imparare a percepirne le qualità intrinseche e scoprire che dentro di noi abbiamo già la conoscenza necessaria per il loro utilizzo.

Importante sarà la parte dedicata al Laboratorio (che faremo in presenza): realizzeremo semplici (ma non per questo non efficaci) preparazioni tranquillamente realizzabili nella propria cucina domestica. L'obiettivo dell'esperienza è sia avvicinare alla creazione di preparazioni che un tempo facevano parte della vita di tutti i giorni, sia acquisire fiducia nella manualità e nell'utilizzo dei Semplici (le erbe) lasciandoci guidare dal nostro sentire, in modo simile a quando prepariamo il nostro cibo con amore e consapevolezza.

In pratica faremo: Raccolta, cernita e essiccazione; Le polveri; Infuso, decotto, macerato; Enoliti;. Acetoliti; Impacchi e cataplasmi; Liquori ed elisir; Sciroppi; Macerati glicerici; Tinture madri e alcolaturi; Oleoliti; Gli unguenti o creme anidre.

9. LA FITOALIMURGIA: LE ERBE SELVATICHE IN CUCINA PER UN NUTRIMENTO PIENO DI FORZA VITALE

Riconoscere, raccogliere e cucinare con le erbe e i fiori per fare un pieno d’Energia grazie alla straordinaria potenza delle piante selvatiche, che per natura sono forti e autentiche.

Sono davvero tantissime le piante selvatiche buone e salutari che possiamo raccogliere e usare in cucina. Obiettivo di questa parte del corso è di imparare a riconoscere le piante utili, saperle raccogliere e inoltre essere in grado di non confonderle con piante potenzialmente tossiche o velenose. Scopriremo anche l'uso culinario delle piante aromatiche ed officinali presenti negli orti e nei giardini. Impareremo ad usare i fiori in cucina impiegandoli in tanti modi diversi. Non solo arricchiremo la cucina di nuovi sapori e colori, ma sarà un modo per coglierne le tante sostanze curative, antiossidanti e nutrienti.

La parte pratica in presenza prevede il riconoscimento botanico e raccolta delle piante e fiori eduli presenti in natura e coltivati nel Giardino.

Descrizione delle caratteristiche botaniche e curative delle piante incontrate.

Pratica di cucina con creazione di piatti con le erbe e fiori raccolti, con particolare riguardo alla cucina botanica gluten free e vegana, di particolare interesse per chi, occupandosi di ristorazione, voglia differenziare le proprie offerte con piatti di tendenza che evocano la purezza e la vitalita' della natura selvatica.

10. AROMATERAPIA E OLI ESSENZIALI: PROPRIETA’ E IMPIEGHI

L’utilizzo degli oli essenziali nell’aromaterapia è finalizzato a mantenere il benessere psicofisico o curare malattie e disturbi del corpo e della mente. Gli oli essenziali, infatti, sono noti fin dall’antichità per le loro proprietà e negli ultimi anni sono tornati ad essere molto usati nella vita di tutti i giorni, purtroppo spesso senza conoscerne gli usi o essere in grado di valutarne la qualità. Capiremo cosa sono gli oli essenziali, come agiscono all’interno del nostro organismo, quante proprietà benefiche ci offrono e come usarli nel quotidiano. Partendo dallo studio dei metodi di estrazione e dalla conoscenza delle applicazioni tradizionali, analizzeremo le loro proprietà chimiche e specifiche. Capiremo come gli oli essenziali possano favorire il nostro benessere per via olfattiva o transdermica. Conosceremo gli oli vettori e soprattutto vedremo le peculiarità di alcuni tra i più diffusi oli essenziali, imparandone le applicazioni, gli impieghi sinergici, le precauzioni e le controindicazioni. L’obiettivo di questa parte è di acquisire le conoscenze fondamentali, scoprire come impiegarli e conoscerne l’azione dal punto di vista fisico ed emozionale.

Vengono trattati i seguenti argomenti: Cosa è l’aromaterapia. Gli Oli Essenziali nella storia ovvero la storia degli oli essenziali. Metodi di estrazione. L'enflourage e le assolute. Principali costituenti degli oli essenziali. Le acque aromatiche: cosa sono e come impiegarle. Proprietà e caratteristiche degli oli essenziali. Come valutare la qualità di un olio essenziale e quali criteri adottare per acquistarli. La somministrazione degli oli essenziali. Vettori per la somministrazione degli oli essenziali. Ricette per l'impiego degli oli essenziali in cosmesi. Ricette e modalità di impiego degli oli essenziali in cucina. Ricette e modalità di impiego degli oli essenziali nella cura della casa. Gli oli essenziali nei principali inestetismi: uso cosmetico. Gli oli essenziali nei principali disturbi fisici ed emotivi. Monografie dei principali oli essenziali.

in presenza:

Analisi sensoriali ed olfattive delle piante aromatiche e degli oli essenziali.
Esperienza pratica di distillazione in corrente di vapore.
Creazione di miscele aromatiche e profumi.

11. La Floriterapia secondo Edward Bach

La via aperta dal medico inglese Edward Bach offre un'ulteriore opportunità di approccio al mondo vegetale e ci fa comprendere quanto sia forte la nostra relazione con esso.

Nella cosiddetta 'floriterapia' le piante si manifestano infatti nella loro realtà più sottile e 'intima'. Bach ha individuato i 38 rimedi del sistema seguendo un approccio sia analogico sia intuitivo e ha rivelato quanto esse entrino in risonanza anche col nostro mondo interiore, fatto di emozioni, desideri e aspirazioni, crescita evolutiva.

Tratteremo sia i principi che stanno alla base del metodo sia i più importanti rimedi per comprendere la loro capacità nel restituire armonia e benessere psicofisico e sciogliere dolcemente i disagi che ostacolano lo 'sbocciare' delle nostre potenzialità umane.

Verranno fornite informazioni pratiche su come si preparano e si usano rimedi e miscele, così da poter inquadrare correttamente i Fiori di Bach all'interno dell'ampio panorama della “fitoterapia energetica”

12: LA CONNESSIONE CON LE PIANTE: FOREST BATHING

Il Forest Bathing - “immersione nella foresta” - è la traduzione anglofona del giapponese Shinrin yoku.

E' un attività psicofisica e motoria salutare molto facile svolta in foresta che ha grande sviluppo internazionale. La pratica del Forest Bathing, di fatto, è un’attività ricreativa, motoria e di consapevolezza ma è anche prevenzione che è la principale via naturale per il benessere.

Oltre ai vantaggi psicologici e mentali di un immersione in un ambiente naturale, la ricerca scientifica sta dimostrando diversi benefici fisiologici che si esplicano sull’apparato respiratorio, l’apparato cardiovascolare e il sistema immunitario: come la riduzione dello stress, la regolazione della pressione sanguigna; il potenziamento del sistema immunitario, l’aumento del numero delle nostre cellule deputate al riconoscimento e all’eliminazione dei virus e delle cellule tumorali, l’aumento della serotonina per promuovere il buon umore e la tranquillità, la riduzione dello stress ossidativo dell’organismo, benefici cognitivi e il ripristino dell'attenzione lesa.

Il Forest Bathing fa bene principalmente perché stare in un bosco è una vera e propria immersione in un campo energetico vibrazionale vitale, un sistema complesso che ci riaccorda alla forza armonizzante insita in natura. Le forme, i colori, gli aromi, le geometrie di ogni parte della pianta, i suoni, i sapori….tutto quanto porta a ri-conoscere e ri-connettersi con l’energia vitale del mondo verde.

12. EDUCAZIONE AMBIENTALE: GIOCHI E ATTIVITA’ EDUCATIVE CON LE PIANTE:

Sono attività ludiche e non competitive per entrare in contatto con il mondo verde.

Sono un valido sussidio ad attività conoscitive e studio, per mettere in pratica divertendosi le conoscenze acquisite, ma anche la base su cui costruire nuovi studi e conoscenze. Lo scopo è di avvicinare al mondo verde per creare entusiasmo e meraviglia, così da stimolare interesse e amore nei confronti delle piante. In questo modo è facile divenire consapevoli della nostra dipendenza dal mondo verde e di conseguenza rispettare e tutelare le piante.

Le attività proposte sono adatte sia ad adulti che a bambini, sono un valido strumento sia con gruppi eterogenei, che con classi di studenti di età scolare, che con gruppi in natura (escursionismo, ostelli, rifugi, agriturismi, fattorie didattiche, orti e giardini botanici ma anche in terapie riabilitative dopo ricoveri o malattie). Durante le giornate in presenza impiegheremo molte di queste attività e ne scopriremo i molteplici valori, sia come strumento di connessione con il mondo verde, ma anche come attività che stimolino fiducia in se stessi e nell’altro, favoriscano la socializzazione e la coesione nel gruppo, facciano partecipare tutti indipendentemente da eventuali differenze ed handicap di vario genere, valorizzino i singoli individui. Per questo e per tanto altro questo modulo è adatto ed indicato ad ogni età della vita.

13. CHE IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA E CHE LA TUA MEDICINA SIA IL CIBO

Suggerimenti e consigli per una cucina che nutra a tutti i livelli: attraverso la cura amorevole che si manifesta anche nella bellezza dei piatti, tenendo conto di pratiche di cottura che lascinop il più possibile inalterate le proprietà benefiche dei costituenti e di abbinamenti e composizioni che permettano di avere la giusta armonia dei costituenti nutritivi degli alimenti. Il tutto fatto con gioia , consapevoli del fatto che l'Energia della cucina passa attraverso i piatti e che quindi anche questo è principalmente un atto curativo che veicola gioia, amore e bellezza.

14. IL FITO COUNSELOR

Consigli e tecniche per facilitare la connessione e l'ascolto con l'altro per poter consigliare e suggerire le verdi modalità per mantenere la salute e la gioia. Come promuovere la salute attraverso suggerimenti e consigli di attività legate alla verde cura.

Programma: Cosa è i counseling: cenni storici e cenni metodológici.

Lo spazio di ascolto per il fitoperatore.

⁃ Strumenti di preparazione per se stessi: meditazione, mindfulness, tempo in natura, consapevolezza di se

⁃ Incontro con chi ha bisogno: come ascoltare senza giudicare, senza proiezione del proprio IO

⁃ varietà dei “suggerimenti” in ambito fito-benessere

Ti aspettiamo con gioia!

Per ulteriori informazioni scrivici a info@pimpinella.it

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